La splenomegalia, ossia l’ingrossamento della milza, è un altro sintomo frequente nei pazienti con mielofibrosi, presente nel 38% dei casi. Questa sintomatologia può causare sintomi come dolore alla spalla sinistra, sazietà precoce e una sensazione di pressione sullo stomaco o sugli altri organi vicini.5
Se durante i controlli si osserva un costante aumento delle dimensioni della milza o la comparsa di sintomi gastrointestinali, il medico può decidere di iniziare un trattamento. Tra le opzioni ci sono i farmaci chemioterapici citostatici che rallentano la crescita delle cellule e chemioterapici alchilanti o immunomodulatori, che possono ridurre le dimensioni della milza in circa il 20-40% dei pazienti.1
L’attuale trattamento standard dei pazienti affetti da mielofibrosi con splenomegalia è rappresentato dai farmaci che inibiscono il gene JAK2, i quali possono ridurre il volume della milza di circa il 30%.5 Nei casi più gravi, dove i farmaci non sono efficaci e i sintomi compromettono la qualità della vita, si può valutare la rimozione chirurgica della milza (splenectomia).5 Questo intervento è riservato soprattutto ai pazienti intolleranti, non idonei o refrattari, cioè resistenti, all’impiego degli inibitori JAK2.5
Per chi non è idoneo all’intervento, è possibile eseguire la radioterapia sulla milza per alleviare i sintomi.5